Meduso – Episodio 5

L’anno è passato senza che me ne accorgessi, ora che le lezioni stavano per finire e già immaginavo di andare in piscina a guardare le tette e i culi sfilare, il Prof di Archeologia se ne esce che dobbiamo fare dei tirocini, per recuperare crediti.

Ma che due coglioni! Lui e ‘sti tirocini di merda!

 E chi cazzo è stato scelto per ‘sta cagata? Io! che palle!

.Io e mega balena. Che culo!  


Dobbiamo andare con il prof presso un scavo archeologico a vedere come si fa a individuare, recuperare e preservare dei reperti. 

Lo avrò visto dalle mille alle duemila volte con mio padre e non ho proprio voglia di andarci. Ma “se voglio recuperare qualche credito per gli esami di fine anno”,come ha detto il prof, mi ha “consigliato” di andarci. ‘Sto stronzo!
Che poi, tra l’altro, il posto è lo stesso dove Claudio ha la casa a mare e dove abita pure la cugina! Non ho proprio voglia di incontrare nessuno dei due.
Beh… lui sicuro non lo incontro… si sarà già sposato con il suo boyfriend e ora vivranno in Inghilterra, felicemente, in una casa con tetto rosso e i fenicotteri rosa nel giardino.

E invece ci vado. Perché  il prof ha appena detto a Laura che dovrà venire anche lei.
Quindi che faccio? Mi faccio scappare un’occasione come questa!? certo che no.

Il prof ha una casa proprio lì, vicino allo scavo, (quando si dice un appassionato), e si è offerto gentilmente di ospitarci per il fine settimana. Io ho ben due notti per provarci con Laura e poi trombarla! devo riuscirci, questo sarà il mio obiettivo.

Il Venerdì mattina ci incontriamo davanti all’università. Il prof è già arrivato con la sua mega macchina elegante! quanto cazzo guadagnano ‘sti professori!? Porca puttana! rimango a bocca aperta.

– Che ne dici Crisaore, ti piace la mia Maserati? – Esordisce scendendo dall’auto.

Porca troia! ‘sta macchina costa più di casa mia! penso, mentre la sfioro. 
Sono rimasto senza parole. Ha un bel colore blu ed è decappottabile.

– Maserati granturismo del 2013, blu oceano. –  Mi dice aprendo il cofano per farmi buttare la borsa nel bagagliaio.

– Che bella macchina che hai prof! quanto l’hai pagata!?

È l’unica cosa che mi viene da chiedergli, certo un po’ venale, ma quella macchina è sicuro costosa.

Lui elude la domanda invitando le due ragazze a porgergli le borse.
Quante cazzo di valigie si sono portate ‘ste due? Dobbiamo stare là un weekend, mica un mese intero! A confronto il mio zainetto striminzito con dentro due mutande e tre magliette ( tre perché fa caldo e sudo parecchio) sembra microscopico.

Io non ci volevo stare al posto davanti. Ma alla fine, hanno mandato me.

Se Giorgia si metteva davanti e non rompeva il cazzo, visto che è più grossa, io avrei potuto sedermi dietro con Laura. 
Stavo cercando di dirle questo, senza, ovviamente dirglielo direttamente ma quella stronza ha detto a Laura di mettersi davanti, che magari soffre l’auto, per poter stare dietro con me, quindi le ho detto:

– Tranquille vado io davanti, così voi due dietro potete parlare delle vostre cose… –


Fiù! l’ho scampata per un pelo! Se dovevo stare dietro con la balena, magari si avventava sul mio cazzo e se lo mangiava! Magari, la colazione di stamattina, non è stata sufficiente per la sua bocca gigante.

Arriviamo in poco più di due ore. ‘Sto prof deve avere i soldi che gli escono dal culo. Oltre ad avere una cazzo di mega macchina ha una villa a strapiombo sul mare. Sotto si vede la spiaggia su cui fanno gli scavi archeologici.
C’è anche una piscina gigante e pure un maneggio per i cavalli. Magari stasera scopriamo pure che al porto ha la barca parcheggiata!

– Da giovane ero fantino… – dice ridendo. Alle ragazze, più che a me, che sembrano le più interessate ed entusiaste. E in effetti così è.

– I miei genitori erano fissati con le corse dei cavalli e mi hanno fatto fare ogni tipo di gara. Gli piaceva scommettere anche, e pian piano hanno messo su una fortuna e abbiamo potuto permetterci di comprare tutto questo! …Siamo stati fortunati! – Ride mentre parcheggia la macchina.

– Alla faccia! –  penso. 

Ovviamente, per ostentare le sue ricchezze, prima di farci entrare in casa, ci porta a vedere i cavalli. 

Ci sono tre cavalli che sporgono la testa dalla mezza porta della stalla. Uno bianco, uno nero e uno marroncino. Quello marroncino ha la criniera legata con delle trecce e sembra il più tranquillo.

Giorgia si avvicina con timore a quello nero. Ecco qua: un ippopotamo e un cavallo, possiamo fare lo zoo.

– Posso dargli da mangiare? – urla eccitata. Già è tanto che non abbia chiesto se può mangiare il cavallo.

– Si certo,-  dice il prof. Allunga la mano e prende una manciata di fieno dalla balla lì vicino. Giorgia fa lo stesso ma estrae solo un rametto striminzito e lo sventola davanti al cavallo affamato.

– Ma no, devi prenderne di più! – Le si avvicina Laura ridendo. Oggi è rilassata e tranquilla. A lezione è sempre seria e silenziosa. Oggi invece si vede che è senza pensieri.

É la mia occasione! Se voglio metterle le mani addosso devo approfittare di questa situazione.

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Pubblicato da sceneggiaturex

Raccolta di racconti grotteschi, bizzarri e al limite della decenza, che hanno tutte in comune il solito argomento..

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